Il contributo delle cooperative negli anni della crisi economica

La realtà economica delle cooperative è solida ed in continua crescita. Questo è quello che si evince dal terzo rapporto “Economia cooperativa. Rilevanza, evoluzione e nuove frontiere della cooperazione italiana” di Euricse, presentato il 30 settembre a Roma.

A fronte di una crisi economico-finanziaria che continua a scuotere l’universo delle imprese private, lo scenario delle società a matrice cooperativa, nell’arco del quinquennio 2008-2013, segna un sette punti percentuali in termini di occupazione e quasi 6 miliardi di euro versati nelle casse del fisco, in più rispetto al 2007. Il dato viene avvalorato dalla qualità dei contratti di lavoro che per il 2013 conta un 68% di assunzioni a tempo indeterminato ed in generale, stima l’Alleanza delle Cooperative Italiane, avrebbe prodotto più di 220.000 posti di lavori.

Il rapporto analizza e confronta l’andamento delle diverse forme di impresa, evidenziando come nel 2013 la pressione fiscale per le cooperative, anche a causa del crescente peso degli oneri sociali e delle imposte sui redditi da lavoro, sia stata di molto superiore rispetto alle società di capitali, che hanno diminuito, nello stesso quinquennio, il loro gettito di ben 15,74 miliardi di euro.

In Italia, le cooperative, nel loro insieme, hanno contribuito in modo estremamente significativo alla formazione del PIL, grazie ad una produzione totale di circa 108 miliardi, che corrispondono all’ 8,5%: una risposta concreta, tangibile ed anticongiunturale rispetto alla grande maggioranza delle altre tipologie di imprese, specialmente in un periodo critico come è stato quello interessato.

Sviluppo economico, occupazione in crescita e a tempo indeterminato: questa è la cooperazione, questo è il modello giuridico su cui, da sempre, ha puntato e sta puntando prioritariamente Health Assistance per migliorare la propria offerta di servizi di welfare su tutto il territorio nazionale.